L’Italia in prima linea: le sfide della Medicina Umanitaria
Giovedì 7 novembre 2024
ore 10:30 – 12:30
IL TEMA
Il 2024 è segnato da una serie di crisi globali che stanno ridefinendo il panorama della salute mondiale. Eventi climatici estremi, conflitti, insicurezza alimentare e migrazioni forzate hanno innescato emergenze sanitarie senza precedenti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, quasi 300 milioni di persone hanno bisogno di assistenza sanitaria umanitaria, con almeno 15 crisi classificate al livello massimo di intervento. In molte aree del mondo, la distruzione delle infrastrutture sanitarie sta generando conseguenze profonde e spesso tragiche per intere popolazioni.
In questo scenario critico, il ruolo della medicina umanitaria diventa essenziale. Gli operatori sanitari operano spesso in condizioni estreme, mettendo a rischio la propria vita per fornire cure indispensabili. Le emergenze umanitarie vanno oltre la risposta immediata: riguardano anche la costruzione di una resilienza a lungo termine, necessaria per interrompere i cicli di crisi che lasciano le comunità vulnerabili e dipendenti dagli aiuti esterni.
L’Italia, con la sua lunga tradizione di eccellenza medica e il riconosciuto impegno umanitario a livello internazionale, è in prima linea nella risposta a queste crisi globali. L’evento promosso da UniCamillus rappresenterà un’occasione per mettere in luce il notevole contributo del nostro Paese nell’offrire assistenza sanitaria nelle zone di conflitto e nelle aree colpite da calamità naturali. Esperti e volontari italiani condivideranno testimonianze dirette dalle aree più critiche.
La Terza Missione dell’Ateneo promuove il volontariato sanitario come strumento per formare professionisti attenti ai bisogni delle comunità più vulnerabili. Esperti e docenti, già impegnati attivamente in missioni umanitarie, presenteranno progetti e casi di successo. Queste esperienze mostreranno come il volontariato medico non solo migliori le condizioni di salute nelle zone di crisi, ma sia anche fondamentale per costruire resilienza a lungo termine, contribuendo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) promossi dalle Nazioni Unite.